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IL CANTO DI KOKOPELLI
Presso gli Hopis, una tribù del popolo
nativo che abita sugli altipiani aridi dell'Arizona e del New Mexico il
cui nome, nella loro lingua, significa "pacifico", un personaggio
mitologico di nome Kokopelli è associato alla fertilità e alla
germinazione. Per tutti gli altri esso è spesso conosciuto come "il
suonatore gobbo di flauto". La sua inconfondibile immagine è stata
incisa sulle rocce o dipinta sul vasellame di tutta l'America per molti
secoli. Per molti, la gobba sulle sue spalle sarebbe un sacco di semi
che egli semina ovunque suonando e danzando. Il flauto è la sorgente
dello spirito che viene soffiato in ogni seme
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Circa il 40 per cento
della popolazione mondiale, secondo le statistiche dell'Organizzazione
delle Nazioni Unite, abita in case di terra. Nei Paesi industrializzati
questo materiale, abbandonato negli anni della recente ricostruzione
postbellica, è stato riscoperto per le sue qualità di risparmio
energetico, ecompatibilità, salubrità e per il comfort abitativo. |
Il Confort: la stabilità
termica dovuta alla grande massa termica che consente accumulo di
energia solare e bassa dispersione in inverno e mediante semplici
aggetti per schermare dal sole in estate mantenendo una temperatura
interna di almeno 5 gradi inferiore rispetto all'esterno. Vi è un alto
grado di isolamento acustico; la capacità di regolare l'umidità
atmosferica interna, mantenendola su valori ottimali del 40-45 per
cento, evitando sia gli eccessi di umidità che quelli di secchezza. |
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La terra è l'elemento primario. Infatti
i muri sono interamente costruiti con le "bresti", blocchi con base
rettangolare, preparati con terra e acqua (palaccu) mescolati con paglia
(paja) e poi pigiati a piedi nudi per far legare il composto che poi
viene messo in forme di legno (u brestaru) nei giorni nostri per
l'impasto si ricorre alla comoda Betoniera anziché ai piedi.
Questi
mattoni di origini orientali vengono essiccati al sole e sono
refrattari, mantengono le case fresche d'estate e calde d'inverno. |
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